Ecco il punto sulle operazioni in entrata e in uscita del club biancoceleste
ROMA - A che punto è il mercato della Lazio e in che
tempi Lotito e il ds Tare piazzeranno i prossimi colpi? Proviamo a fare
luce sul modo di procedere della società biancoceleste, non sempre
compreso dalla piazza e dagli operatori. Girano tantissimi nomi, c’è
incertezza sugli obiettivi, tenuti segreti dalla Lazio come non riesce a
nessun altro club della serie A, ma sono chiare le strategie. Il
percorso non cambia e le manovre di mercato non dipenderanno dalla
partecipazione alla Champions o all’Europa League, ma dalla solita
attenzione al bilancio e dalla possibilità di reperire quei tre o
quattro rinforzi (a cifre contenute) che permetteranno a Pioli di
migliorare, completare e consolidare l’organico. Lotito ha stanziato al
momento circa 20 milioni di euro per il mercato e cercherà di chiudere
le operazioni in entrata entro il 10 agosto, quando la società dovrà
inviare a Nyon l’elenco dei 25 per il preliminare.
TEMPI - Gli acquisti subito oppure a fine luglio?
Dipenderà dalle condizioni del mercato e soprattutto dalle uscite. La
Lazio sta cercando di accelerare al massimo la sistemazione di tanti
giocatori che non rientrano nei piani (Konko, Cana, Ederson, Pereirinha,
Cavanda, Perea più un bel numero di ex Primavera) prima di acquistarne
altri ed è la prima volta che Lotito parte con tre acquisti (Hoedt,
Patric, Morrison più il riscatto di Mauricio) realizzati durante
l’inverno, seppur a parametro zero. Il 9 luglio Pioli vorrebbe viaggiare
verso il ritiro di Auronzo con il suo gruppo di titolari e senza
giocatori da allenare solo perché sotto contratto. Ripartirà dalle
certezze della squadra arrivata al terzo posto per affrontare Supercoppa
e preliminari, più due o tre acquisti pronti per l’uso e da gettare
subito nella mischia.
OBIETTIVI - Le priorità della Lazio sono tre: un
attaccante, un centrocampista centrale, un esterno di fascia sinistra.
Si conosce l’identikit tecnico. La punta deve essere veloce e con
caratteristiche diverse da Klose e Djordjevic, non un uomo d’area ma un
attaccante in grado di occupare tutte le posizioni nel tridente e di
agire da seconda punta. Il centrocampista sostituirà numericamente
Ledesma, in scadenza e non confermato. In regìa ci sono Biglia e
Cataldi. Pioli vuole un giocatore dinamico, una mezz’ala di classe e di
inserimento che sappia alternarsi a Parolo e Onazi oppure giostrare da
centrale quando sceglierà il modulo con due mediani. L’esterno sinistro
dev’essere un terzino di propensione offensiva, un omologo di Basta
sull’altra fascia. Pioli cerca un crossatore di piede mancino ideale per
la difesa a tre e anche capace di coprire con la linea a quattro.
Braafheid ha rinnovato e resterà alla Lazio. Radu è in bilico, ma
potrebbe restare a scadenza: fa comodo la sua duttilità tattica. Lulic
resta sul filo, ma ad oggi non sono arrivate offerte congrue. Novaretti è
stato ceduto al Leon, Cana è vicino all’addio, un altro difensore
centrale (dal basso costo) verrà acquistato per completare il reparto
accanto a De Vrij, Gentiletti, Hoedt e Mauricio.
CESSIONI - Lotito, Tare e Pioli vogliono confermare
tutti i big. Felipe Anderson e De Vrij sono fuori discussione, possono
arrivare offerte importanti, ma i due giocatori (con relativi agenti)
hanno scelto di proseguire almeno per un altro anno il percorso
professionale di crescita alla Lazio. Non ci sono pericoli imminenti e
la società non li ha messi sul mercato. Fa parte a pieno titolo del
progetto Lucas Biglia, ma qualche dubbio c’è. Il rischio può essere
legato alle continue dichiarazioni del suo procuratore. La Lazio oggi
non sa se l’agente dell’argentino ha in mano offerte irrinunciabili per
portarlo al Real Madrid o al Manchester United o se le sue manovre sono
funzionali ad ottenere un cospicuo adeguamento dell’ingaggio. Lotito,
per prepararsi, ha alzato il prezzo dell’eventuale cessione a 50 milioni
e proporrà un nuovo (ricco) contratto all’argentino per fare in modo
che sia uno dei più pagati (con Klose e Candreva) all’interno dello
spogliatoio. Oggi le possibilità di conferma di Biglia restano elevate.
E’ chiaro che se partisse, andrebbe sostituito e i centrocampisti da
regalare a Pioli diventerebbero due. I due giocatori che la Lazio
potrebbe vendere sono Lulic e Keita. Il bosniaco, mesi fa, ha rifiutato
il rinnovo del contratto e si è affidato al manager di Klose per tentare
nuove esperienze (e trovare il contratto della vita) in Europa, forse
in Bundesliga. Keita ha chiesto garanzie tecniche che Pioli non gli può
assicurare, la Lazio non intende partire per la prossima stagione con
equivoci irrisolti sotto il profilo delle motivazioni: se il manager
dello spagnolo porta un’offerta di 16-18 milioni, la società si mette a
trattare la cessione.
DUBBI - Verrà depositato il contratto di Morrison,
talento formidabile ma poco convincente dal punto di vista caratteriale.
L’inglese avverte nostalgia di Londra, non sembra un bel cominciare. La
società terrà gli occhi aperti. E Lotito si riserva la possibilità di
rinnovare il contratto a Mauri: al rientro dalle vacanze del capitano ne
parleranno. Ad oggi Morrison e Mauri sono i due trequartisti della
Lazio. Da qui alla fine di agosto, bisognerà monitorare la situazione.
Non sono escluse sorprese e magari, se Pioli riuscirà a centrare
l’ingresso in Champions, un bel numero 10 potrebbe essere preso. Sarebbe
il top player per permettere un altro salto di qualità alla Lazio.
PREZZI - Con la Champions il budget potrebbe impennarsi
dopo il 26 agosto, ma oggi Lotito ha da spendere una ventina di milioni
ed è inutile guardare e illudersi che acquisterà giocatori la cui
valutazione è già schizzata verso l’alto. Hernanes era costato 11,5
milioni, Biglia quasi 10, Felipe e De Vrij 7,5, Basta e Parolo intorno
ai 5. E’ questo il range su cui si orienta la Lazio e ci sono almeno tre
acquisti (non parametri zero) da realizzare prima del preliminare con
20 milioni. Tare è bravissimo e ha un’alta percentuale di successo nel
pescare in giro per il mondo giocatori buoni per la Lazio e con l’ideale
rapporto qualità-prezzo. Questo è anche uno dei motivi che spinge la
Lazio fuori dall’Italia per il mercato. Prezzi più convenienti e poi
maggiore facilità di lavorare nell’ombra per non far salire i prezzi.
Lotito non ha mai sbandierato i propri obiettivi, la propensione a
smentire è innata. L’estate scorsa i nomi di Parolo, Basta e Astori
vennero subito fuori perché la Lazio, spinta da Reja, si era rivolta al
mercato italiano. Un’eccezione. Quest’anno la Lazio è tornata nella
propria normalità. Tare non fa mercato all’Hilton di Milano, ma coltiva i
suoi rapporti internazionali con i procuratori di mezza Europa. Così si
spiegano Bakambu, Thauvin, Bahebeck, Xhaka, Rafinha, Zambrano,
Leskovic, Adrien Silva, Montero, Kavlak, Tremoulinas, Willems come in
passato erano spuntati all’improvviso Gentiletti, Hoedt, Mauricio,
Patric e così via. La cronaca, tra qualche settimana, dirà qual è il
nome giusto o se verrà fuori l’ennesima sorpresa tenuta segreta dalla
Lazio.
Fabrizio Patania
Fonte
Commento di Oliviero Mannucci: Zitti zitti, Lotito e Tare stanno allestendo una grande squadra. La filosofia di Lotito oramai è chiara, rinforzare la squadra senza spendere un occhio della testa, investendo in maniera oculata. Lotito non a tutti i tifosi risulta simpatico, ma bisogna dargli atto che è solo grazie a lui se la Lazio è arrivata dove è arrivata. Poi chiaramente anche Tare sa il fatto suo. Può capitare di sbagliare qualche volta, non tutti i giocatori arrivati alla Lazio in passato si sono rilevati quei grandi affari che sembravano, ma nel complesso Lotito e Tare hanno fatto e continuano a fare bene il loro lavoro e di questo bisogna ringraziarli. La Lazio che sta nascendo, probabilmente nel prossimo campionato sarà una delle serie candidate allo scudetto. E probabilmente farà qualcosa di importante anche in Champions League. Forza Lazio!